sabato 25 novembre 2017

L'Omino di Burro

Tutte le primavere arrivano le rondini, in Estate la gente va al mare, in autunno cadono le foglie ed in inverno la neve, con altrettanta puntualità ad ogni campagna elettorale questo omino di burro ci prospetta un meraviglioso paese dei balocchi, pieno di meritocrazia, dolci, giri gratis alle giostre e via via così andando.

Con metodica puntualità ad ogni suo governo dopo il solito pacchetto di leggi ad personam, priorità ripetitiva e sempre in primo piano per il nostro, ci scopriamo tutti, noi Italiani, con delle lunghe orecchie d'asino, vessati come e più di prima, derisi dai burocrati crucchi di un Europa germanocentrica.

Addirittura l'ultima volta in cui è stato eletto è fuggito a gambe levate con lo spauracchio dello spred lasciando il campo a Mangiafuoco Napolitano che grazie al duo Gatto e Volpe (Monti e Fornero) ci ha portato via le nostre quattro palanche e le nostre speranze di una pensione a 60 anni.

Signor Omino di Burro, nella Beauty Farm in cui ha perso qualche chiletto ci resti per un tre, quattro anni, non faccia ancora una volta promesse destinate ad essere disattese, spero che Salvini prenda un voto più di lei....
In Lomnbardia rideremmo per dei mesi........





martedì 7 novembre 2017

L'ultima vacanza

Come lo scorso anno, fra Settembre ed Ottobre, mi sono concesso una vacanza che condivido con un amico di vecchia data, la meta è sempre Andora, l'angolo di Liguria a cui sono legato da un affetto profondo.


Lo scorso anno le cose sono filate lisce come l'olio, fra passeggiate, qualche buon film, visite enogastronomiche nell'entroterra (ma anche in riva al mare) ed alcuni tentativi di pesca la settimana è stata "rigenerante", ho scoperto fra l'altro che la mia insonnia notturna nella ridente Liguria sparisce come per incanto.


Si, a dire il vero un “problema” c'era stato, lo scorso anno andando in giro ci sentivamo osservati, la cosa era iniziata fin da subito, abbiamo scelto di affittare un appartamento a cento emetri dal mare e la padrona di casa ci aveva fatto preparare una sola delle due camere matrimoniali, condicio sine qua non e prerequisito per la scelta dell'appartamento, La sompaticissima Loredana si è lasciata scappare un “ma io pensavo!” subito chiarito da me (con un sorriso) ”e hai sbagliato a pensare, questa è una settimana senza mogli e figli”, il giorno dopo Loredana ci ha fatto trovare in casa un ottima bottiglia di Vermentino....


Quest'anno le cose non sono filate lisce, durante il viaggio di andata l'amico ha ricevuto una telefonata dalla moglie, la suocera stava male, lei voleva andare a trovarla subito, ma per una serie di motivi per me del tutto incomprensibili non voleva o non poteva andare da sola, il viaggio Brescia Napoli lo si effettua in quattro ore e cinquanta minuti con un paio di treni giornalieri, ma lei non voleva andare in treno, in aereo o in auto, né da sola, né con la figlia (di ventisei anni).


Non entro in merito alle paturnie che ognuno di noi possiede e si coccola, ma il tutto mi pareva davvero eccessivo.


Per farla breve, inizia un balletto di telefonate e messaggi che ci porta a Martedi sera (noi eravamo arrivati in Liguria Sabato mattina), l'amico mi chiede di portarlo a casa, ed io non accetto (eravamo con la mia auto), mi rendo disponibile ad accompagnarlo a Genova dove in treno in due ore e mezza sarebbe giunto a Brescia, viene invece la figlia ed il suo ragazzo a prelevarlo al casello di Arenzano.


Decido di rimanere in Liguria da solo, ed inizio un percorso diverso, mi concedo lunghe passeggiate, scopro nuovi posti in cui pescare, scogli antichi, l'ideale per insidiare orate e spigole.


Pesco anche alla foce del fiume, catturo qualche Leccia di piccola taglia che prontamente rilascio.


Riscopro il silenzio, il rumore del vento fra il cordame delle barche a vela nel porto, torno ancora una volta vicino alle due stanze che mi avevano visto innamorato perso all'età che ora ha mio figlio, noleggio un piccolo natante con un motore da 40 hp, non è necessaria la patente nautica, la signora del noleggio è gentilissima, mi spiega i limiti entro cui posso navigare, ma io ho intenzione di fare qualcos'altro, faccio fare il pieno di carburante, mi consegnano la barca (cinque metri, tendina parasole, timone ed acceleratore azionabili dalla colonna, si può navigare anche seduto.


Esco fra mille attenzioni e molto lentamente dal porto e mi dirigo a sud, il mare è piatto come un asse da stiro, accelero pur restando a velocità moderata, mi allontano dalla costa, inizio a vedere l'isola Gallinara antistante Alassio, proseguo, i rumori sono solo quelli del motore e dell'acqua spinta via dalla prua.


Dopo un ora di navigazione non vedo più la spiaggia, neppure la riva, vedo solo le montagne, spengo il motore e mi lascio cullare, il silenzio è rotto da qualche raro gabbiano, non è stagione di passaggio di cetacei, un tonfo sulla mia destra, un pesce che ha compiuto un balzo fuori dall'acqua, scopro un silenzio diverso, fatto dal dondolio leggero dell'imbarcazione, dal fruscio del vento sulla tenda, a volte lieve, a volte la fa sbattere sui propri supporti, mi godo un periodo indefinito senza tempo, senza inganni, frenesie, deliri.


Scopro che non ho alcun timore, né del mare né delle mie reazioni e come uno scampato al calore del deserto bevo avidamente questo tempo indefinito, indefinibile.

Ricordo quando a sedici anni andai in barca a pescare con un amico di famiglia, ricordo quanto amai quell'esperienza e quelle che seguirono.


Rientro quando la fame mi spinge a farlo, il vento mi ha fatto scarrocciare a levante, rientro verso terra e mi scopro quasi un miglio più ad Est, spingo sull'acceleratore e rientro verso il porto.


Il Sabato successivo sono rientrato a casa, mi sono chiesto se condividerò ancora con qualcuno le mie vacanze autunnali....


Isola Gallinara