lunedì 22 maggio 2017

DORMIVEGLIA

Un raggio di luce entra fra le persiane socchiuse, vi frappongo l'unghia del pollice della mano destra, mi pare di scolpire la luce, gli do forma, i raggi si scompongono.

Sono in un negozio di strumenti musicali, sto scegliendo una muta di corde in bronzo per sostituire quelle della mia chitarra acustica, mi consigliano le bronzo fosforo, ma io so che suonano male "di ferraglia”, il negoziante mi propone quelle con l'anima in nylon, ma se volessi suonare qualcosa di Neil Young non potrei, mi consiglia un ottima marca, ma non le vorrei su questa chitarra, le ho già montate sull'altra.....

Socchiudo gli occhi, i raggi di sole attraversano lo spazio fra le ciglia socchiuse ed esplodono in un mare di riflessi, muovo leggermente le palpebre ed i riflessi sulle ciglia cambiano direzione.....

Sono all'uscita di scuola, ho il mio tascapane militare a tracolla e tolgo la catena che blocca le ruote al mio Garelli, oggi non volevo vedere nessuno, la dama bionda si era messa con Francesco ed io ero incazzato nero, non volevo essere amato da una donna che amava anche un altro, inforco il motorino e vado per via Vittorio Veneto diretto a casa...

Chiudo pollice ed indice e provo a catturare un raggio di sole, socchiudendo gli occhi mi sembra di vedere spazio nonostante le dita si tocchino fra loro, e lì in mezzo un raggio di sole unico, singolo si intrufola e viene catturato.

Sto pagando il pranzo di nozze, a dire il vero lo sta pagando mio padre, mia suocera sta rompendo le palle ai gestori del ristorante perchè deve pagare solo nove persone, gli altri sei non sono venuti e poi due hanno mangiato solo il primo, io e mio padre ci guardiamo, dico gentilmente alla signora che copro io l'importo con l'anticipo dato perchè tanto resto sempre lo stesso e trecentomila lire non mi cambiano la vita, la suocera se ne va a sparlare di me con gli invitati.

Doni mi sta passando davanti, quando mi passa davanti mena sempre il culo in maniera esagerata, glielo faccio notare e lei fa la colombella candida, mi dice che cammina così e non può farci nulla, ma la sera stessa si mostra per quello che è, una pantera con una fame arretrata incredibile....

Mi fa male la spalla, mi giro, non c'è più il sole, sono sveglio, devo alzarmi, devo fare, devo uscire, devo devo devo, ma non vorrei o meglio vorrei altre cose, riparare alle cose sbagliate che ho fatto, non fare errori che ho commesso, ma il tempo ha coperto tutto con un velo di fuliggine bastarda che copre le forme, ma lascia trapelare il rimorso.

 Santuario de La Stella  appena sotto uno dei luoghi descriti nel post......

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