domenica 19 marzo 2017

GLI ELFI BRESCIANI, una fiaba


In un angolo di un bosco, sulle pendici di una collina vi è un insediamento di Elfi, detto così vi sembrerà un po' strano, ma quanto vi dico corrisponde a verità.

Una piccola comunià di Elfi vive non troppo distante da dove sono cresciuto ed ogni volta che passo da quelle parti non manco di salutare la regina, ovviamente questi Elfi non si fanno vedere, a dire il vero non possiedono neppure un corpo, ma come spiriti vivono in comunità prendendosi cura del bosco e di tutte le piante che lo compngono, certo qui da noi i boschi sono giovani, qualche quercia, frassini, castagni, olmi, ma nessuno che abbia più di quarant'anni, questo perchè la nostra gente ama tagliare i tronchi per farne legna da ardere o per preparare braci su cui cucinare
gustosissimi spiedi.

Di questo la regina se ne dispiace, ma dopotutto questo è un luogo dove nessuno dà loro la caccia e dove nessuno li vede.

Il luogo da cui provengono non è in questo sistema solare, il loro pianeta di origine è molto distante, la luce impiegherebbe più di duecento anni per raggiungerlo, vivevano in un pianeta splendido, con un solo grande oceano e foreste lussureggianti con alberi alti più di cento metri, simili alle nostre sequoie.

Vivevano in armonia e si occupavano degli alberi e del rispetto della natura da molte migliaia di anni, un elfo sapete vive molto molto a lungo.

Mille anni fa quel pianeta subì una grande trasformazione, la popolazione non Elfica iniziò a costruire industrie, città, e poi a condurre orribili guerre fra varie fazioni, nord contro sud, est contro ovest, le guerre portarono morte e distruzione ed il pianeta diventò un enorme cimitero radioattivo, le bombe atomiche lanciate dalle fazioni avversarie avvelenarono il pianeta.

Gli Elfi si ritrovarono insieme, i loro corpi erano morti, ma loro continuavano a vivere come esseri, come spiriti incorporei, aiutarono i milioni e mlioni di esseri che opolavano il pianeta, privati drammaticamente del proprio corpo,  a cercarne di nuovi.

Uno spirito può viaggiare molto velocemente, gli Elfi sapevano che a due anni di "cammino" nello spazio avrebbero trovato un nuovo pianeta, vi portarono gli esseri orfani del proprio mondo e fecero loro promettere solennemente che non avrebbero più combattuto fra loro e che la lezione che avevano imparato era che mai e poi mai una guerra avrebbe portato morte e disperazione fra di loro.

Le cose iniziarono ad andar bene,  sul pianeta trovarono animali quadrumani in cui migrare (un essere può migrare in un corpo alla nascita) e grazie alla loro intelligenza crearono in poco tempo un inizio di civiltà, crearono utensili, costrurono case, palazzi, ma non mostravano rispetto per la natura e le piante.

Gli Elfi anche se privi di un corpo fecero capire alla gente che non era questo il modo di condurre le cose, che il rispetto per la natura sarebbe stata la premessa alla loro salute.

Ma le cose andarono via via sempre peggio, gli Elfi furono cacciati ed iniziarono un lungo peregrinare ed alla fine giunsero qui, nella mia Brescia,

Non sono rimasti in  molti, durante il lungo viaggio alcuni hanno trovato altri posti in cui rifugiarsi, la loro regina però è su questo pianeta, è bella e saggia, a volte si lascia intravedere, 
qui nessuno li caccerà, qui hanno trovato la pace e spero che la gente lasci crescere le piante e che i nostri Elfi possano vivere nuovamente fra boschi rigogliosi con piante secolari.

Se venite dalle mie parti e siete in un bosco ai piedi di una collina non fate troppo baccano, non disturbate gli animali, non rompete inutilmente rami, forse in controluce, fra i rami e l'erba potreste scorgere un Elfo....

PS il vizio di non rileggere quanto scrivo mi è stato ancora una volta fatale, scusatemi.....