Lasciare un posto dove si
è vissuto per molti anni è come gettarsi alle spalle momenti belli
e brutti, ma ho l'impressione che
inevitabilmente quanto di bello ho vissuto lì se ne sia andato per sempre, gli amici e le storie vissute insieme apparterranno per sempre a quel luogo ed io ne porterò con me solo il ricordo perchè vivono lì, nel posto che ho abbandonato.
inevitabilmente quanto di bello ho vissuto lì se ne sia andato per sempre, gli amici e le storie vissute insieme apparterranno per sempre a quel luogo ed io ne porterò con me solo il ricordo perchè vivono lì, nel posto che ho abbandonato.
Quei momenti e quelle cose
che mi stavano strette e il desiderio di andare, di crescere, di crearmi un
altra vita, di visitare il mondo e conoscere nuova gente mi ha fatto
perdere di vista che
quei momenti in cui si rideva davanti ad un
camino acceso sarebbero finiti; finiti per sempre.
Non ci saranno più le
assolate domeniche pomeriggio e la noia del non sapere come
impiegarle, le gite in bicicletta con il mio bimbo a veder decollare
i Tornado o quelle con mia figlia a cui da piccola facevo contare i
castelli che vedeva nel viaggio dalla nostra casa di allora e la
spiaggia di Moniga dove andavamo a "tirare" i sassi nell'acqua.
E non ci saranno più le
fughe verso la casa sul lago d'Iseo, le fresche notti, i bagni in
piscina prima di andare al lavoro, le interminabili partite a tennis
con la mia compagna, le pizze accanto al porto di Clusane.
Nulla più di tutto
questo, andato, perduto, via per sempre.
Ma io vorrei ancora il
colore delle albe dalla finestra della casa che dava sulla collina,
vorrei andare a pescare al lago in barca con i miei colleghi e poi le
bibite fresche sotto il pergolato del bar all'angolo della piazza, le lunghe sere alla chitarra nei licinsì (*), il vino
ed il pane e salame.
Ma mi sembra di voler
ricostruire un puzzle i cui pezzi sono sbiaditi e molti di loro
smarriti per sempre.
Ci sono dei momenti in cui
i ricordi bruciano più delle delusioni.
Ci sono dei ricordi con il
potere di salvare dalla disperazione.
E ci sono delle amicizie
che resistono al tumultuoso scorrere del tempo, al suo diluire la
vita stessa fino a renderla un acquarello troppo slavato per lasciare
traccia su di un foglio, non appiglio; certezze.
(*) Per i non bresciani, locale dove era posibile vendere solo vino e salumi, il termine deriva dal fatto che il titolare possedesse una licenza alla vendita ridotta, una licenzina, in bresciano un licinsì....
(*) Per i non bresciani, locale dove era posibile vendere solo vino e salumi, il termine deriva dal fatto che il titolare possedesse una licenza alla vendita ridotta, una licenzina, in bresciano un licinsì....
Vista dal porto di Clusane
Bello. Pennellate intrise di emozione e di nostalgia che squarciano l'animo del poeta, che mettono a nudo le sue illusioni e le sue disillusioni...
RispondiEliminaMa cosa c'è di più bello che irrompere in una tale, sottile e lucida atmosfera, perfettamente dipinta ed onestamente condivisa con i lettori e con gli amici e... spendere una battuta sciocca, fuori luogo, nella speranza di frammentare questo velo di tristezza così ben costruito?
Ricordo la mia ex professoressa di italiano che declamava l'infinito del Leopardi con maestria e passione, ricordo le ultime parole, proferite con voce rotta dall'emozione: "...ed io nel pensier mi fingo..."
Ricordo la voce di un suo studente, troppo allegro in quell'istante, che replicò con un "sarebbe mi fango, ma c'è la rima con Gringo!"
Ecco io replicherei alla tua traccia con una frase di questo genere: "E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia"
Ricordo anch'io una lezione di italiano in cui uno
Eliminastudente non riuscì più a sopportare i continui "ma sai che ti succede?, lo sai cosa ti succede?, eprchè poi lo sai che succede?" della giovane professoressa rivolti ad un alunno poco attento e la interruppe con un "TI SPUNTA UN FIORE IN BOCCCA!"cantato esattamente come nella pubblicità di un famoso dentifricio....
Cure contro quella malattia mortale che è la seriosità.....
Arturo