Mercoledì
21 Settembre 2016 Da
Wikipedia:
“Le
ricerche di corpi orbitanti attorno a Proxima Centauri potrebbero
solo aver escluso la presenza di nane
brune o pianeti
supermassicci Nel 2016 è stato individuato un pianeta
potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale nella fascia
orbitale abitabile. Data la sua natura di nana rossa e di stella a
brillamento, la possibilità che sul pianeta possa svilupparsi la
vita è ancora da accertare. La sua vicinanza a noi fa di questa
stella una delle mete ideali di un ipotetico futuro viaggio
interstellare”
Martedì
21 Settembre 2032
La
spinta verso l'ignoto è il motore che ha creato conquiste in ogni
campo nel passato,lo fa nel presente e sarà così anche nel futuro, tuttavia tempo e spazio sono due
barriere ancora fuori portata per l'umanità, la tecnologia non ha
saputo fornire soluzioni per superare od aggirare queste barriere che
si frappongono fra noi e lo sbarco su Terra Nuova, il pianeta
scoperto nel 2016 ha rivelato tre anni più tardi tutto il proprio
potenziale, acqua allo stato liquido, ma non solo, oceani, calotte
polari, una fascia temperata, ma soprattutto un potentissimo campo
magnetico generato dalla rotazione del nucleo di ferro solido nel
cuore del pianeta che ripara la superficie dai tumultuosi brillamenti
solari di Proxima Centauri, la stella nana rossa attorno a cui ruota,
Terra Nuova è una culla ideale per ospitare la vita.
Il
progetto Proxima è nato dieci anni fa, vista l'impossibilità di
poter giungere nell'arco di una vita su Terra Nuova è stato dato il
via ad un progetto per la creazione di un astronave generazionale,
dove i figli ed i nipoti dei primi astronauti pionieri sarebbero approdati sul
pianeta abitabile più vicino alla terra.
VOYAGER,
il nome dato all'astronave, 90 metri di diametro ed è stata assemblata
grazie ad oltre mille lanci di navette automatiche che attraccando al
cantiere posto in orbita alta e sincrona hanno fornito ogni singola
parte di cui è composta, un team di soli ottanta astronauti
specializzati ha installato le oltre millecinquecento parti
preassemblate giunte dalla terra.
Il
propulsore scelto per la Voyager è composto da un mix di propulsione
Ionica ed emissione di plasma, l'alimentazione è fornita da tre
efficentissimi reattori a fusione fredda, vista la grande presenza di
personale a bordo è stata abbandonata l'idea di un propulsore
a fusione nucleare.
Lo
sforzo congiunto per la creazione di un opera così imponente, dopo
le grandi incertezze iniziali e le molte proteste per il costo
astronomico dell'operazione, ha finito per rivelarsi un vero e
proprio motore per l'economia mondiale, la soluzione dei numerosi
problemi posti dall'impresa di costruire un vascello con massa di
oltre mille tonnellate da assemblare a milleduecento chilometri dalla
superficie terrestre ha avuto una ricaduta tecnologica impressionante
che ha coinvolto l'intero pianeta.
Il
lancio è previsto per il mese di Luglio del 2037 ed è già stata
svolta la fase di selezione dei novantasei astronauti che salperanno
alla volta di Terra Nuova, ma che la vedranno con gli occhi dei
propri figli e nipoti.
VOYAGER, SABATO 21
SETTEMBRE 2075 meno 5 anni a TERRA NUOVA.
Il capitano Gianna
Lampredi stava uscendo dalla doccia sonica quando sentì
all'interfono una voce urlarle qualcosa, l'interlocutore era talmente eccitato che non era riuscita a capire chi fosse “ripetere”
disse, scandendo le parole “comandante abbiamo una traccia in avvicinamento,
sta seguendo una traiettoria strana!” tornò ad urlare Jacob
Sentry, navigatore della Voyager, Gianna corse attraverso i corridoi
curvi con l'andatura che aveva imparato fin dai primi passi data la
gravità 0,6 volte rispetto a quella della Terra, pianeta natio che
non aveva mai visto, ed ottenuta tramite la rotazione dell'intera
struttura circolare sul proprio asse, quando giunse in plancia notò
gli occhi sgranati del navigatore e gli sguardi attoniti di quasi
tutti i presenti, “ci sta intercettando” disse con un filo di
voce Jacob.
Gianna
esaminò il tracciato radar e vide ciò che gli aveva anticipato il
navigatore, qualcosa con una massa almeno doppia rispetto a quella
della Voyager aveva disegnato una traiettoria curva e sembrava che il proprio scopo fosse intercettarli, eppure non la
sentiva come una minaccia, Gianna era profondamente empatica, la sua
nave non aveva armi, non era stata pensata per poter offendere e
neppure per difendersi da un aggressore.
“Stiamo
a vedere che intenzioni hanno” disse ai presenti in plancia
aggiungendo “quelli” facendo un cenno nella direzione da cui
stavano arrivando, dopo 10 anni di totale assenza di comunicazionI
con la Terra l'idea di avere a che fare con qualcuno non spaventava
di certo Gianna, comandante della nave generazionale, nei cinquanta
anni dal lancio la "popolazione" era rimasta stabile, anzi attualmente
l'Enterprise aveva a bordo novantasette persone di cui sette erano
bimbi con meno di 12 anni, si sorprese a pensare ai video della serie
TV degli anni novanta “Enterprise” ed agli approcci con le prime
civiltà aliene del comandante Jonathan Archer, “Jacob abbiamo
ancora le frequenze per la base?”, ricevette un cenno di assenso
“bene, dirigi l'antenna su chi sta arrivando, anche se malfunzionante per brevi distanze potrebbe farcela e dimmi
quando hai il canale aperto” dopo cinque secondi ebbe un altro
cenno di assenso, Gianna pensò alle parole giuste, ma alla fine usò
le stesse del comandante Archer “a nave in avvicinamento,
qui è la nave generazionale VOYAGER per cortesia dichiarate le
vostre intenzioni”
Seguì
uno scroscio di disturbi radio, Gianna pensò con invidia ad Archer
che aveva accanto a se Hoshi Sato,una linguista capace e sensibile
lei invece non aveva neppure un aiuto vulcaniano a fornirgli qualche
dritta, stava per ripetere il proprio annuncio quando nel fruscio
generale udì chiaramente qualcosa “Nave VOYAGER grazie a dio vi
abbiamo trovato!, sono due anni che vaghiamo alla cieca per
raggiungervi, sono il comandante Petrov della nave spaziale Buran, vi
chiedo il permesso per attraccare al portello, mi sincronizzerò con
la vostra rotazione.
Tutti
in plancia si guardarono increduli, ma il comandante Lampredi prese
subito in mano la situazione “Ok per l'attracco Buran, comandante
usi molta cautela nell'attracco, dopotutto questa nave ha cinquaant'anni”, l'attracco avvenne senza intoppi ed il momento in
cui venne aperto il portellone interno della Voyager più di venti
componenti dell'equipaggio si erano accalcati nello stretto corridoio
di accesso all'area di attracco, dopo decenni di navigazione
l'asettico ordine militare aveva lasciato spazio ad un atteggiamento
molto familiare, a Gianna bastò fare un cenno ed i presenti si
disposero ai bordi del corridoio per lasciare spazio agli ospiti, il
comandante Petrov entrò per primo seguito da due ufficiali, stretta
di mano, applauso di benvenuto e subito dopo Gianna portò la
delegazione nella sala riunioni.
Seduti
accanto al tavolo ovale, comandante e vice della Voyager offrirono
del caffè ed alcuni dolci ricavati dalla coltivazione idroponica di
tuberi e cereali, senza molti preamboli Gianna Lampredi iniziò con
le domande “quando siete salpati dalla Terra?” “Tre anni fa”
rispose Petrov “quindi disponete di un propulsore iperluce?” “Si,
viaggiamo al doppio della velocità della luce, ma entro cinque anni
quintuplicheremo questa velocità, sono allo studio tre generazioni
di propulsori iperluce” <Gianna era affascinata “come funziona
un propulsore iperluce?” Petrov sorrise “utilizziamo
l'antimateria per curvare lo spazio, dieci anni fa è stato trovato
un modo per produrla in quantità sufficiente da poter essere
impiegata per l'esplorazione spaziale, in questo momento sta partendo
dalla terra una spedizione per il sistema Centauri, noi siamo salpati
tre anni fa e da oltre due vi stavamo cercando, è da oltre dieci
anni che sulla Terra non hanno vostre notizie”, Gianna spiegò che
l'antenna principale per le trasmissioni radio aveva subito un guasto improvviso e che ogni tentativo di riparazione era stato vano,
invitò Petrov a visitare la Voyager.
I
corridoi curvi, gli spazi abitativi, l'ospedale con la sala travaglio
e la sala parto, la classe ed i laboratori per i ragazzi
affascinarono gli ufficiali del Buran, poi fu la volta di una
delegazione della Voyager che visitò la Buran, l'astronave era
totalmente diversa dalla Voyager, una sala motori enorme con i due
reattori ad antimateria lunghi oltre venti metri, la plancia di almeno cento metri quadri,
il sistema di visione collegato ai sensori esterni, a Gianna
ricordava molto la plancia della prima Enterprise e quando lo
confessò a Petrov quest'ultimo ammise che dopo vari studi quel
modello si era rivelato efficiente e razionale da qui la somiglianza.
Tuttavia
Gianna aveva una sottile preoccupazione “ed ora come procederemo?”
disse senza preamboli al comandante della Buran, “ecco, avrei un
idea, in due mesi potremo sbarcare su Terra Nuova, ma vorremmo
lasciare a voi l'onore di essere i primi a sbarcarvi, potremmo
imbarcare la metà di voi sul Buran e sbarcare, poi tornare qui sulla
Voyager e trainarla sub luce, ma a velocità dieci volte superiore
alla vostra attuale con lo scopo di portarla in orbita e renderla una base per
le prossime missioni su Terra Nuova”, Gianna ricevette tutte queste
informazioni , ma le elaborò al volo, “si” rispose ”mi pare un
eccellente piano”.
Epilogo
La
Buran era in orbita intorno a Terra Nuova, la navetta di
sbarco stava per essere preparata quando Gianna guardando il pianeta
si rese conto di quanto fosse bello, per questo avevano dato la propria vita
oltre trenta persone che non avevano potuto vederlo, entrando nella
navetta si sentì
una privilegiata, ma dopotutto sapeva di esserselo meritato.