giovedì 22 settembre 2016

PROXIMA CENTAURI, il primo viaggio interstellare



Mercoledì 21 Settembre 2016 Da Wikipedia:

Le ricerche di corpi orbitanti attorno a Proxima Centauri potrebbero solo aver escluso la presenza di nane brune o pianeti supermassicci Nel 2016 è stato individuato un pianeta potenzialmente dotato di acqua liquida superficiale nella fascia orbitale abitabile. Data la sua natura di nana rossa e di stella a brillamento, la possibilità che sul pianeta possa svilupparsi la vita è ancora da accertare. La sua vicinanza a noi fa di questa stella una delle mete ideali di un ipotetico futuro viaggio interstellare”

Martedì 21 Settembre 2032

La spinta verso l'ignoto è il motore che ha creato conquiste in ogni campo nel passato,lo fa nel  presente e sarà così anche nel futuro, tuttavia tempo e spazio sono due barriere ancora fuori portata per l'umanità, la tecnologia non ha saputo fornire soluzioni per superare od aggirare queste barriere che si frappongono fra noi e lo sbarco su Terra Nuova, il pianeta scoperto nel 2016 ha rivelato tre anni più tardi tutto il proprio potenziale, acqua allo stato liquido, ma non solo, oceani, calotte polari, una fascia temperata, ma soprattutto un potentissimo campo magnetico generato dalla rotazione del nucleo di ferro solido nel cuore del pianeta che ripara la superficie dai tumultuosi brillamenti solari di Proxima Centauri, la stella nana rossa attorno a cui ruota, Terra Nuova è una culla ideale per ospitare la vita.

Il progetto Proxima è nato dieci anni fa, vista l'impossibilità di poter giungere nell'arco di una vita su Terra Nuova è stato dato il via ad un progetto per la creazione di un astronave generazionale, dove i figli ed i nipoti dei primi astronauti pionieri sarebbero approdati sul pianeta abitabile più vicino alla terra.

VOYAGER, il nome dato all'astronave, 90 metri di diametro ed è stata assemblata grazie ad oltre mille lanci di navette automatiche che attraccando al cantiere posto in orbita alta e sincrona hanno fornito ogni singola parte di cui è composta, un team di soli ottanta astronauti specializzati ha installato le oltre millecinquecento parti preassemblate giunte dalla terra.

Il propulsore scelto per la Voyager è composto da un mix di propulsione Ionica ed emissione di plasma, l'alimentazione è fornita da tre efficentissimi reattori a fusione fredda, vista la grande presenza di personale a bordo è stata abbandonata l'idea di un propulsore a fusione nucleare.

Lo sforzo congiunto per la creazione di un opera così imponente, dopo le grandi incertezze iniziali e le molte proteste per il costo astronomico dell'operazione, ha finito per rivelarsi un vero e proprio motore per l'economia mondiale, la soluzione dei numerosi problemi posti dall'impresa di costruire un vascello con massa di oltre mille tonnellate da assemblare a milleduecento chilometri dalla superficie terrestre ha avuto una ricaduta tecnologica impressionante che ha coinvolto l'intero pianeta.

Il lancio è previsto per il mese di Luglio del 2037 ed è già stata svolta la fase di selezione dei novantasei astronauti che salperanno alla volta di Terra Nuova, ma che la vedranno con gli occhi dei propri figli e nipoti.

VOYAGER, SABATO 21 SETTEMBRE 2075 meno 5 anni a TERRA NUOVA.

Il capitano Gianna Lampredi stava uscendo dalla doccia sonica quando sentì all'interfono una voce urlarle qualcosa, l'interlocutore era talmente eccitato che non era riuscita a capire chi fosse “ripetere” disse, scandendo le parole “comandante abbiamo una traccia in avvicinamento, sta seguendo una traiettoria strana!” tornò ad urlare Jacob Sentry, navigatore della Voyager, Gianna corse attraverso i corridoi curvi con l'andatura che aveva imparato fin dai primi passi data la gravità 0,6 volte rispetto a quella della Terra, pianeta natio che non aveva mai visto, ed ottenuta tramite la rotazione dell'intera struttura circolare sul proprio asse, quando giunse in plancia notò gli occhi sgranati del navigatore e gli sguardi attoniti di quasi tutti i presenti, “ci sta intercettando” disse con un filo di voce Jacob.
Gianna esaminò il tracciato radar e vide ciò che gli aveva anticipato il navigatore, qualcosa con una massa almeno doppia rispetto a quella della Voyager aveva disegnato una traiettoria curva e sembrava che il proprio scopo fosse intercettarli, eppure non la sentiva come una minaccia, Gianna era profondamente empatica, la sua nave non aveva armi, non era stata pensata per poter offendere e neppure per difendersi da un aggressore.

“Stiamo a vedere che intenzioni hanno” disse ai presenti in plancia aggiungendo “quelli” facendo un cenno nella direzione da cui stavano arrivando, dopo 10 anni di totale assenza di comunicazionI con la Terra l'idea di avere a che fare con qualcuno non spaventava di certo Gianna, comandante della nave generazionale, nei cinquanta anni dal lancio la "popolazione" era rimasta stabile, anzi attualmente l'Enterprise aveva a bordo novantasette persone di cui sette erano bimbi con meno di 12 anni, si sorprese a pensare ai video della serie TV degli anni novanta “Enterprise” ed agli approcci con le prime civiltà aliene del comandante Jonathan Archer, “Jacob abbiamo ancora le frequenze per la base?”, ricevette un cenno di assenso “bene, dirigi l'antenna su chi sta arrivando, anche se malfunzionante per brevi distanze potrebbe farcela e dimmi quando hai il canale aperto” dopo cinque secondi ebbe un altro cenno di assenso, Gianna pensò alle parole giuste, ma alla fine usò le stesse del comandante Archer “a nave in avvicinamento, qui è la nave generazionale VOYAGER per cortesia dichiarate le vostre intenzioni”

Seguì uno scroscio di disturbi radio, Gianna pensò con invidia ad Archer che aveva accanto a se Hoshi Sato,una linguista capace e sensibile lei invece non aveva neppure un aiuto vulcaniano a fornirgli qualche dritta, stava per ripetere il proprio annuncio quando nel fruscio generale udì chiaramente qualcosa “Nave VOYAGER grazie a dio vi abbiamo trovato!, sono due anni che vaghiamo alla cieca per raggiungervi, sono il comandante Petrov della nave spaziale Buran, vi chiedo il permesso per attraccare al portello, mi sincronizzerò con la vostra rotazione.

Tutti in plancia si guardarono increduli, ma il comandante Lampredi prese subito in mano la situazione “Ok per l'attracco Buran, comandante usi molta cautela nell'attracco, dopotutto questa nave ha cinquaant'anni”, l'attracco avvenne senza intoppi ed il momento in cui venne aperto il portellone interno della Voyager più di venti componenti dell'equipaggio si erano accalcati nello stretto corridoio di accesso all'area di attracco, dopo decenni di navigazione l'asettico ordine militare aveva lasciato spazio ad un atteggiamento molto familiare, a Gianna bastò fare un cenno ed i presenti si disposero ai bordi del corridoio per lasciare spazio agli ospiti, il comandante Petrov entrò per primo seguito da due ufficiali, stretta di mano, applauso di benvenuto e subito dopo Gianna portò la delegazione nella sala riunioni.

Seduti accanto al tavolo ovale, comandante e vice della Voyager offrirono del caffè ed alcuni dolci ricavati dalla coltivazione idroponica di tuberi e cereali, senza molti preamboli Gianna Lampredi iniziò con le domande “quando siete salpati dalla Terra?” “Tre anni fa” rispose Petrov “quindi disponete di un propulsore iperluce?” “Si, viaggiamo al doppio della velocità della luce, ma entro cinque anni quintuplicheremo questa velocità, sono allo studio tre generazioni di propulsori iperluce” <Gianna era affascinata “come funziona un propulsore iperluce?” Petrov sorrise “utilizziamo l'antimateria per curvare lo spazio, dieci anni fa è stato trovato un modo per produrla in quantità sufficiente da poter essere impiegata per l'esplorazione spaziale, in questo momento sta partendo dalla terra una spedizione per il sistema Centauri, noi siamo salpati tre anni fa e da oltre due vi stavamo cercando, è da oltre dieci anni che sulla Terra non hanno vostre notizie”, Gianna spiegò che l'antenna principale per le trasmissioni radio aveva subito un guasto improvviso e che ogni tentativo di riparazione era stato vano, invitò Petrov a visitare la Voyager.

I corridoi curvi, gli spazi abitativi, l'ospedale con la sala travaglio e la sala parto, la classe ed i laboratori per i ragazzi affascinarono gli ufficiali del Buran, poi fu la volta di una delegazione della Voyager che visitò la Buran, l'astronave era totalmente diversa dalla Voyager, una sala motori enorme con i due reattori ad antimateria lunghi oltre venti metri, la plancia di almeno cento metri quadri, il sistema di visione collegato ai sensori esterni, a Gianna ricordava molto la plancia della prima Enterprise e quando lo confessò a Petrov quest'ultimo ammise che dopo vari studi quel modello si era rivelato efficiente e razionale da qui la somiglianza.

Tuttavia Gianna aveva una sottile preoccupazione “ed ora come procederemo?” disse senza preamboli al comandante della Buran, “ecco, avrei un idea, in due mesi potremo sbarcare su Terra Nuova, ma vorremmo lasciare a voi l'onore di essere i primi a sbarcarvi, potremmo imbarcare la metà di voi sul Buran e sbarcare, poi tornare qui sulla Voyager e trainarla sub luce, ma a velocità dieci volte superiore alla vostra attuale con lo scopo di  portarla in orbita e renderla una base per le prossime missioni su Terra Nuova”, Gianna ricevette tutte queste informazioni , ma le elaborò al volo, “si” rispose ”mi pare un eccellente piano”.

Epilogo

La Buran era in orbita intorno a Terra Nuova, la navetta di sbarco stava per essere preparata quando Gianna guardando il pianeta si rese conto di quanto fosse bello, per questo avevano dato la propria vita oltre trenta persone che non avevano potuto vederlo, entrando nella navetta si sentì una privilegiata, ma dopotutto sapeva di esserselo meritato.

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mercoledì 14 settembre 2016

AD UN AMICO

Ho un caro amico che fa da maestro un lavoro affascinante, il liutaio, per le sue mani sono passate tutte le mie chitarre ed il basso fretless di mia figlia, possiede una conoscenza dei legni e delle loro proprietà che ha quasi del mistico ed un amore sterminato per strumenti che io amo.

I suoi violini sono fra le mani di prestigiosi maestri delle più famose filarmoniche d'Europa.

Ha avuto traversie di salute che avrebbero fatto arrendere chiunque, non lui, si è rialzato combattendo, ma da oltre due mesi non riesco più a sentirlo; non risponde alle mie telefonate, legge solo senza rispondere ai miei messaggi su Whatzapp.

Spero che stia bene, mi manca parlare con lui delle cose che adoriamo, di chitarre, amplificatori, musicisti...

Uscire a cena con lui era splendido, se poi si aggregva anche il maestro Massimiliano (un famoso organistica, raffinato interprete di J.S.Bach) allora si raggiungeva l'apice.

Mi manca la sua comunicazione, mi manca andare insieme a sentire le prove del maestro presso un piccolo santuario vicino casa dove è stato posizionato uno splendido organo di sua proprietà, oppure a suonare nella mia taverna.

Questo post è dedicato a te amico mio.

Qualsiasi sia il motivo per cui non ci si sente sappi che la nostra amicizia è superiore anche ai silenzi

Con affetto
Arturo