domenica 20 dicembre 2015

Il Natale di un amico

Il Natale si avvicina a grandi passi, ho già aquistato i regali di rito, l'albero è in salotto, gli addobbi esterni non sono ancora esposti ma lo saranno presto.

Il pranzo di Natale è stato programmato con cura, ho già procurato gli ingredienti,scelto i due vini che servirò, ma non riesco a d essere felice per questa giornata , un amico lo passerà da solo, per scelta.

Questa persona che reputo la più coraggiosa che abbia mai incontrato è stanco di combattere, stanco di avere o di farsi negare ragione o torto, stanco soprattutto di sapere come andrà a finire.

Intorno a lui disappunto, obiezioni, consigli e tante tante parole e concetti che suonano sordi cme una campana senza batacchio.

Il coraggio uno deve averlo di suo, ne dispone o non può darsene, lui ne ha una fabbrica intera, ma ad un certo punto un individuo deve chiedersi PER COSA e PER CHI compiere azioni coraggiose.

Se giunge il momento in cui ci si chiede se il proprio benessere sia stato sacrificato in nome di un progetto incomprensibile a chi ti vive vicino allora si che è necessario porsi delle domande in un pomeriggio di Natale, da solo, senza nessuno intorno.

Ma come sempre c'è un MA amico mio, ed il grosso MA che ti riguarda è che se tu non continui a creare il coraggio per fare ciò che senti sia giusto, nessun altro lo farà, ed anche se chi ti è vicino capirà tutto questo fra una o due vite tu hai una visione che va oltre le due curve che hai dinanzi a te, sai già cosa c'è dietro la collina ed oltre il lago ed è questo che non puoi spiegare a nessuno.

Accanto a casa mia dopo le due curve abita un mio amico, ha una splenddia cantina ed ama il proprio lavoro, se vorrai venire un giorno a capire come si fa il vino più buono della mia zona vienici con me, non aspetterò che altri ti seguano, ho prenotato un tavolo giusto per due.......