Questa
notte ho dormito male, ho continuato a girarmi e rigirarmi.
Questa
mattina, molto presto, molto sonno, mi sono recato in centro a
Brescia per una questione di lavoro, un appuntamento alle 7 mi
consente di evitare il casino del traffico e mi lascia più tempo per
me, sono in anticipo di 15 minuti e vado a prendermi un caffè in un
bar che non frequento da molti anni, uscendo passo davanti ad
un giardinetto con due panchine, una è stata spettatrice di un
pomeriggio passato con una ragazza, il mio primo vero amore molto
tempo e qualche amore fa.
Sono
solito gettare uno sguardo su questa vecchia panchina in cemento,
scomoda, improbabile, ma le sono affezionato e la cosa, ogni volta
che la rivedo, mi strappa sempre un sorriso per cui questa mattina
non mi stupisco se la testa mi si giri con modalità "auto" verso
l'angolo del giardinetto, ma con mia enorme sorpresa la panchina non è vuota, mi
fermo di scatto, non è vuota come al solito, c'è una figura seduta
con un grande ombrello blu, sta leggendo;
quasi in preda ad un comando mi avvicino guardo meglio e sobbalzo; il
libro che tiene fra le mani è la metamorfosi di Kafka, uno dei suoi
preferiti, la figura scosta l'ombrello ed io mi ritrovo in un
caleidoscopio di sensazioni, non può essere vero,
lei è seduta di fronte a me, gli anni sono passati anche per lei i
lineamenti non sono più dolci come quelli di tanti anni fa, ma gli
occhi color nocciola e con pagliuzze dorate sono identici, i capelli
biondi e lunghissimi sembrano gli stessi di tanto tempo fa, il viso
le torna di colpo fresco come allora aprendosi in un sorriso
dolcissimo "ciao", non so cosa dirle, non so se sto
sognando o se qualcuno mi ha infilato qualcosa nel caffè, non riesco
a proferire verbo, la saluto con un cenno "allora ti ricordi
ancora di me, non mi hai dimenticata" come avrei potuto, le dico
con un filo di voce, la vita ha azionato uno scambio e noi siamo
finiti su binari diversi, ma il breve viaggio che abbiamo fatto
insieme non è stato nè banale nè inutile, la vedo abbozzare un
cenno di assenso, "io ci sono sempre stata, eri tu che non
volevi ritrovarmi, questa mattina è cambiato qualcosa ed eccomi qua"
le sue parole hanno un qualcosa di definitivo.
Taccio
per qualche secondo squadrandola da capo a piedi, questa mattina sono
ancora meno sveglio
del solito, le chiedo cosa intenda con "ci sono sempre stata",
"semplicemente questo, mi sussurra, ero al tuo matrimonio, in un
angolo vicino alla fonte battesimale, c'ero quando stavi per perdere
la vita, c'ero anche quando tua figlia era quasi senza speranza,
c'ero quando hai salutato tuo padre per l'ultima volta e quando hai
tentato di rianimare quello sconosciuto, ero vicina a te, sempre".
Capisco,
abbasso lo sguardo, "quando te ne sei
andata?" lei con una mano mi sposta il mento verso l'alto "mai,
non potevo, sono rimasta con te perchè fra tutte le persone che ho
conosciuto tu eri il più strano di tutti, ed alla prova dei fatti
sei stato uno che non mi ha ingannata" le dico che non penso di
essere poi un esempio e lei ride di gusto "no di certo, però ti
ricordi di me, ed il tuo ricordo è talmente vivo che starti vicino
anche senza essere notata non è triste", mi si avvicina
riparandomi con il suo ombrello, e senza preamboli si
stringe a me,
il bacio è stato lunghissimo e la sensazione di essere guardato da
dentro è la stessa di allora "Ti saluto" mi ha detto
all'improvviso, le chiedo dove sarebbe andata "non so, a
ricominciare da qualche parte come mi dicevi tu" le dico che ora
che l'avevo trovata non avrei voluto perderla un altra volta "non
preoccuparti, il tuo binario ti sta portando su di una via diversa ed
io sono arrivata ad una stazione", abbasso lo sguardo, "addio
Anna".
Accanto
ad una panchina con un ombrello blu fra le mani alle 6:55
mentre pioveva a dirotto e
con i piedi in una pozzanghera non ho ben capito cosa sia successo.
Mi
sono incamminato verso l'ufficio del cliente con i miei documenti
sottobraccio in una Brescia più silenziosa e vuota del solito e per
la prima volta in tanti anni mi sono
sentito
inconsolabilmente solo.
Nessun commento:
Posta un commento