sabato 5 aprile 2014

Il RITO E LA NUOVA STAGIONE

Domenica 30 Marzo, nonostante una notte in cui il sonno  è rimasto assente all'appello, decido che non posso esimermi dal celebrare il rito annuale, mi alzo dal letto piuttosto tardi, le nove di mattina, indosso jeans pesanti, maglietta a maniche corte, camicia ed il  giubbotto senza maniche ma dalle nuemerose tasche.

Metto insieme l'attrezzatura fotografica in tre minuti ed esco di casa.

Nessuno della mia famglia ha voluto seguirmi, ma stare un po' da solo mi serve anche per schiarirmi le idee.

Indosso un paio di scarpe sportive, i miei scarponi da trekking sono stati buttati via per errore da mia moglie e da mia figlia, avevo chiesto di comprarmene un paio al più presto (visto il danno spettava a loro riparare), ma così non è stato.

Il tempo è meraviglioso, vedo gente che sta potando gli ulivi appena sotto le mura del castello di Puegnago, in dieci minuti sono al parcheggio del parco naturale del Sasso.

Inforco lo zaino e mi metto i vecchissimi scarponi che utilizzo solo quando devo spalare la neve dallo scivolo di casa, mi rendo conto che sono stretti, li indossavo nelle mie escursioni da ragazzo, il piede si è incicciottito di una taglia (anche tutto il resto, suvvia tanto vale ammetterlo) i primi passi sono uno strazio, torno all'auto, ma poi decido che visto che si tratta di un rito un po' di penitenza può anche starci.

Arrivo al laghetto, lo separa dals entiero solo una bella staccionata, del percorso protetto e del punto di osservazione protetto che avrebbe dovuto lasciare tranquilla la fauna, non vi è traccia, il solito progetto a metà della solita italietta....,una copia di Germani reali sguazza pacificamente, ma è chiaro che non siano uccelli di passo, semplicemnte volatili che dal Garda hanno trovato un buon posto nell'anfiteatro del Monte Sasso.

Salgo lungo il sentiero e dopo due passi trovo inaspettatamente una bella Orchis Morio, la stagione è in anticipo di una ventina di giorni, a differenza dell'orchis Speghodes, che dispone di un "orologio solare" e che fiorisce indipendentemente dalle condizioni climatiche, l'Orchs Morio evidentemente ha approffittato delle belle giornate di un Marzo insolitamtne mite per far capolino.

Continuo a salire, ed arrivato vicino al belvedere trovo decine e decine di queste piccole orchidee fiorite, ho molti scatti di questa specie, molto comune sul Sasso, ma vi sono molte ibridazioni e molte sottospecie, cerco qualche esemplare che non ho ancora catturato ed alla fine lo trovo, una variante della Orchis Morio che avevo ritratto una sola volta, "Grandflora" perchè il labello risulta più largo del solito e quasi diviso intre parti, clic!

Orchis morio var. Grandflora...
 Orchis Morio

Continuo per cercare la regina di marzo, l'Orchis Speghodes affiche il rito venga celebrato in pieno.

Cerco lungo il sentiero che scende dal belvedere, ma ormai l'orchidea non cresce più nella culla accanto alla scogliera a picco sul algo, per anni vi ho trovato bellissimi esemplari, ma da due primavere non vi cresce più nulla, non mi perdo d'animo, conosco altri posti in cui fiorisce.

incontro altri tre appassionati che stanno ritraendo una bella Orchis Morio, scambiamo due chiacchere, mi offro di portarli dove fioriscono le orchis Speghodes, un rito dopotutto è certamente più efficace se officiato in gruppo...

Arriviamo nel luogo che stavoc ercando e vi troviamo due splendidi esemplari in piena fioritura, prendo posizione sdraiato, il flash anulare è tarato correttamente, scatto...
 
   
Clicca sull'immagine per ingrandirla

Il rito è compiuto, ancora una volta, mi aspetta una primavera di caccia a queste gemme rpeziose, fra due ore partirò con le persone che ho incontrato sul Sasso per cercare di catturare due orchidee della specie Ophris che non ho mai catturato. 

Strana gente i fotografi, amano condividere i propri gioielli, non sono gelosi delle prorpie piccole gioie, la salvaguardia di queste gemme passa anche dalla passione di chi le cerca fra speroni di roccia, campi, prati aridi e colline.

Torno al parcheggio lentamente, i piedi mi fanno un male cane, mi ripropongo di acquistare un paio di scarponcini da trekking entro tre giorni.

Sono all'auto, mi tolgo gli scarponi e mi rimetto le scarpe sportive, sembrano comode quanto pantofole.

Guidando verso casa passo accanto al lago Lucone, un lago prosciugato nel 700 dove da anni si stanno effettuando scavi archeologici e dove da poco sono state classificate molte specie di orchidee selvatiche, sarà il mio nuovo terreno di caccia (proprio dietro casa).... 

AGGIORNAMENTO

L'altro ieri ricevo una telefonata da parte delle eprsone incontratte sul Sasso la scorsa domenica, mi prospettano una passeggiata in una valletta alle spalle di Brescia nota per ospitare moltissime specie di orchidee, posto un paio di scatti...

 Orchis Simia, clicca sull'immagine per ingrandirla

 Ophris Benacense clicca sull'immagine per ingrandirla

 Ophris Insectifera, clicca sull'immagine per ingrandirla

Purtroppo il sensore è piuttosto sporco, servirà un lavoro di fino con photoshop...

 




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