La Ninfa e la Dea
Custodivo un tempo uno specchio soave
fra due colli verdissimi ed un antico altare
i giorni ed i mesi scorrevano piano
come rivoli d'acqua sulla mia mano
ventun secoli orsono arrivarono loro
un popolo forte si prese il tesoro
il lago, i colli ed anche l'altare
giunse la nuova dea a cui oro donare
Da allore le cose son certo mutate.
l'uomo ora non sogna , non vede le fate
e credendo di esser padrone del mondo
ha reso lo spirito un mero ricordo
Ormai siamo sole in questa pianura
né lago né colli c'è solo paura
l'uomo che ara e semina il prato
non conta più i giorni e teme il suo fato
La dea ed io stiamo a veder le stagioni
lo scorrer del tempo e le follie degli uomini
aspettiam della fine il coro ferale
quando fuoco ed orrore faran legno da bare
Dedicata a mia figlia ed alla Dea bambina
Arturo, una vita fra i laghi intramorenici a 10 km dal deposito di Serle contenente un centinaio di ordigni nucleari........
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