martedì 3 settembre 2013

IL TEMPO DEL RISVEGLIO (i sommersi ed i salvati)

16 Ott 2012 - 00:51:37
IL TEMPO DEL RISVEGLIO



Il secondo titolo si riferisce al'ultimo lavoro di Primo Levi, un saggio sulla propria terrificante esperienza vissuta nel campo di sterminio di Auschwitz, ma anche una riflessione fondamentale sulle inesattezze della memoria ed il confronto con i tedeschi che, dopo la pubblicazione del suo libro "se questo è un uomo" gli avevano scritto lettere molto indulgenti nei confronti di se stessi.

A differenza di tanti la sua memoria è stata cristallizzata dal dolore, nella maggior parte dei casi i ricordi svaniscono o escono profondamente modificati da periodi di grande sofferenza, Primo Levi invece ebbe la straordinria possibilità di decrivere ogni singolo dettaglio, ogni nome, ogni situazione perchè incredibimente immobili in un ricordo perennemente accessible come il presente.

Con mio Fratello ci si confronta spesso sugli incredibili racconti di Levi, soprattutto sulla sconsolata considerazione dello scrittore che la guerra non può essere finita e con la propria convinzione che di fatto si stia vivendo una tregua.

Se guardo alla società attuale conoscendo dalla viva voce di amici di famiglia e parenti sopravvissuti all'orrore sperimentato nei campi di "lavoro" nazisti non posso non fare irriverenti paragoni con la definizione dei Sommersi e dei salvati descritti da levi nel proprio ultimo saggio.

Un sommerso era un individuo che all'interno del campo di lavoro non imparava in fretta il tedesco, oggi, con una nazione tassata ben oltre il 53% (ma il mio commercialista mi ha parlato di una tassazione reale ben oltre il 65%) dobbiamo marciare secondo le indicazioni di FMI e BCE, dove oggi conme allora si parla tedesco.

I sommersi erano coloro che non rubavano qualsiasi cosa fosse commestibile e che mangiavano esclusivamente la zuppa servita in un unico pasto, l'analogia con i ragazzi che si sottopongono a lavori schiavizzanti, sottopagati e privi di ogni certezza grazie all'immonda legge 30 (Legge Maroni), senza la possibilità di accedere ad un mutuo, senza la possibilità di mettere su famiglia o di mettersi un proprio tetto sopra la testa, costantemente impegnati in lavori a termine, a progetto, senza alcuna certezza nel domani, dovrebbero essere da monito, la precarietà ha un dito sempre puntato contro la schiena di troppa gente che vive accanto a noi, come la canna del fucile di un kapo.

Certo, quando parlo di queste cose chi mi ascolta mi ripete ossessivamente che esagero, che oggi c'è la libertà, che possiamo dire ciò che pensiamo, che il 65% degli Italiani possiede una casa, io non obietto su alcune di queste osservazioni, mi limito a scrostare la vernice brillante che colora questa società "perfetta" così ben nascosta dagli spot pubblicitari per scoprire i vermi che stanno divorando il legno della barca su cui siamo ammassati.

Levi aveva ragione, siamo solo in una tregua, i sud del mondo stanno premendo alla tavola imbandita dei paesi ricchi in cenrca di un benessere fatto di immagini patinate ormai spiegazzate, il sogno del benesere costruito dai nsostri genitori e distrutto da una classe politica abbietta sta per ingiallire. come una polaroid esposta ai raggi del sole da troppo tempo.

I nuovi sommersi non hanno accesso all'informazione, si limitano a consumare la brodaglia somministrata dai TG di una televisione asservita e da una stampa tenuta al guinzaglio dai finanziamenti governativi.

I nuovi sommersi hanno un TFR (con cui due generazioni si sono comprati casa) di cui non vedranno che le briciole, SBRANATO da fondi di ivnestimento che hanno arricchito pochi bastardi, con il beneplacito dei sindacati.

I nuovi sommersi si accontentano, la loro pensione si riduce di anno in anno erosa dall'inflazione reale, rinunciano ad un po' delle proprie necessità ogni giorno, ma votano semrpe lo stesso partito, che sia canale 5 od il TG3 ascoltano minestroni preconfezionati, una volta potevano eprmettersi l'abbonamento al quotidiano, oggi no, da giovani parlavano di politica al bar, oggi non escono di casa perchè già scippati più volte.

I nuovi sommersi Pensano che un ambiente sano sia un lusso da sacrificare sull'altare del progresso, approvano l'utilizzo di vegetali OGM "perchè combattono la fame nel mondo" e muoiono di malattie degenerative che li privano del senno e del giudizio, mentre i propri genitori sono stati attivi e vivi fino al giorno della propria morte.

Non nasciamo schiavi di un sistema politico, nè del fondo monetario itnernazionale, per mia madre la politica era qualccosa da FARE, oggi è troppo spesso ascoltare qualcuno, in questa disgraziatissima nazione, figlia dell'orrore dell'otto settembre in cui ha abbandonato la metà dei propri soldati alla mercè del nuovo invasore, che ne ha fatti morire decine di migliaia per mano degli ex alleati nazisti e che anche oggi non riesce a sottrarre alla giustizia Indiana due miligtari che ESSA STESSA EVEVA POSTO A DIFESA DI NAVI PRIVATE, non vi è mai stata una rivoluzione.

Se non vogliamo essere sommersi dobbiamo farla, stacchiamoci dal giogo della BCE e ricreiamo un tessuto produttivo perchè i miei ed i vostri figli possano lavorare e vivere decentemente.

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