martedì 3 settembre 2013

CRESCITA TASSAZIONE E DEBITO PUBBLICO

07 Lug 2013 - 10:54:48
CRESCITA TASSAZIONE E DEBITO PUBBLICO



Sono un libero professionista, uno di quelli che  "scaricano" i costi della vettura, ma che non gode di alcuna certezza sul proprio lavoro, in quanto i mandati possono essere revocati senza tante storie dalle case mandanti, con un elevatissimo rischio d'impresa, perchè se i clienti smettono di comprare  o falliscono senza pagare la mia mandant che anch'essa finsice per fallire  io non ho nè cassa integrazione nè alcun tipo di ammortizzatore sociale sul quale appoggiarmi.

Le tasse che pago (calcolo del mio costosissimo commercialista) sono il 60 percento di quanto incasso al netto dele spese vive detraibili.

Recentemente un mio collega, che fatturava circa 70.000 Euro l'anno, ha ricevuto una proposta di assunzione a tempo indeterminato da un azienda bresciana a 1900 Euro al mese netti.

L'amico e collega ha accettato senza rifletterci più di una notte, il perchè è ovvio, un libero professionista non ha ferie, non ha giorni di malattia pagati, se si frattura un arto od ha un incidente stradale non lavora e corre il rischio di finire sotto gli occhi della a guardia di Finananza perchè il proprio reddito "non è più congruo".

In pratica che tu sia un dipendente a tempo indeterminato od un libero professionista finisci per pagare una MONTAGNA di tasse, più che in Germania, più che in Inghilterra, più che in Francia, più che in Danimarca.

Da circa due anni continuo a sentire appelli, da parte dei ministri in carica dei tre governi che si sono succeduti, per la ricerca della formula per LA CRESCITA, parola dal sapore quasi mistico che racchiude le speranze di tornare ad incassare qualche decina di miliardi in più di tasse con cui rabberciare i nostri conti devastati e devastanti.

Ma la crescita non è nè una soluzione e neppure una medicina, è solo un placebo con cui illudere l'Europa, insomma la ricerca del metodo per farli "CONTENTI E FESSI" e continuare con il medesimo "modus operandi" fatto di sprechi ed intrallazzi.

Il nocciolo del problema non è poi così complicato, il nostro stato costa troppo ai propri cittadini offrendo per di più servizi molto più scarsi rispetto alle nazioni sopracitate, una constatazione semplice, con tutta una serie di potenziali rimedi SBAGLIATI e pochi corretti.

Qualsiasi analista di formazione bocconiana darà rimedi "tecnici" quali tagli alla sanità, tagli alle università. tagli alle sovvenzioni delle scuole parificate, blocco delle pensioni, aumento delle accise su energia elettrica, carburanti, aumento delle marche da bollo, delle tasse scolastiche; cose già viste che non hanno MAI risolto nulla se non tamponare le falle e epermettere alla barca di galleggiare con le vele strappate perdendo miglia su miglia dalla flottiglia dell'Eurogruppo.

Se in una famiglia i conti non tornano ci si affida ad una profonda riflessione sulle spese inutili da evitare, sui privilegi di qualche membro della famiglia stessa da azzerare e si decide per il bene di tutti, in questa disgraziatissima nazione il costo delle riforme ricade sempre ed esclusivamente sulle spalle di chi lavora per vivere che sia dipendente, libero professionista od imprenditore (soprattutto se titolare di una PMI), ho dato una lettura attenta al decreto "del fare" (flanella agggiungerei, visto che questo governo ha parlato moltissimo e concluso nulla o quasi) relativo alle assunzioni e vi giuro che ne sono rimasto INORRIDITO, un azienda può assumere con costi certamente limitati persone disoccupoate da almeno sei mesi, prive di diploma di scuola secondaria superiore, privi di diploma frofessionale.....

Dei duecentomila nuovi assunti previsti dal governo temo ve ne saranno solo il 30%.

Il problema è a monte, LA STRUTURA DELLA SPESA in uno stato è la spesa stessa.

E' un dato di fatto che la regione Lombardia costi allo stato quanto l'amministrazione di TUTTI I LANDER dell'efficentissima repubblica federale Tedesca, e non c'entra nulla il fatto che la regione Lombardia generi Qusi un terzo di tutte le entrate fiscali, perchè il dato sopra riportato è un fatto ed un fatto non si discute, lo si deve COMPRENDERE.

Riguardo alle province gira una battuta dalle mie parti, la più grande azienda della provincia di Brescia E' LA PROVINCIA DI BRESCIA (1200 dipendenti).

Ora certamnte non si possomno lasciara a casa un milione di dipendenti pubblici per migliorare i conti della nostra disperatissima nazione, ma si potrebbero praticare facilmente dei tagli ORIZZONTALI.

Dirigenti ed assessori provinciali hanno dei doppioni in Regione, li si lasci a casa senza remore nè rimorsi e si vendano le auto blu degli assessori, non ne sentiremo la mancanza.

A livello Regionale (a parte le spese sanitarie) si taglino stipendi di dirigenti ed assessori e si controllino le consulenze esterne a cui porre un tetto RIGIDISSIMO.

Un capitolo a parte sono le pensioni, mio suocero percepisce la medesima pensione da circa 15 anni, ma ora con questa pensione non può permettersi ferie o viaggi di alcun tipo, la spesa la deve fare solo in hard discount e la vettura l'ha rottamata.

Questo non solo non è giusto, ma è pure immorale, così come sono immorali pensioni e vitalizi da 32.000 Euro al mese (li percepisce Giuliano Amato, tanto per dare nome e cognome).

Si paghino pensioni ed indennizzi non superiori ad un tetto 5/7.000 Euro e si mandi al rogo l'indegna riforma Fornero visto che a tutt'oggi non conosciamo il numero esatto degli esodati a cui ha negato una pensione dall'oggi al domani lasciandoli nel cntempo senza un lavoro.

Ma tutto questo CERTAMENTE non basterebbe, dovremmo cedere le frequenze TV DECUPLICANDO i prezzi, salutare il Sig Benetton e fare utili COME STATO sulle autostrade PAGATE DAI NOSTRI NONNI E DAI NOSTRI PADRI.

Un ultima ossrvazione, so che Gdf e Tributaria eseguono ordini che giungono dall'alto, so che sono a conoscenza dell'assurdità di certi controlli, dò a loro un suggerimento, controllino OGNI azienda che rivenda o commercializzi idrocarburi sul suolo nazionale e verifichino se in Svizzera i medesimi titolari abbiano aperto un azienda "specchio"grazie alla quale (ovviamente tramite fiduciarie e accrocchi vari) incassano i due terzi degli utili tassati all'acqua di rose nel ridente paese appena oltre le Alpi.

Si costringa il governo Svizzero a fornirci un rimborso annuo sugli utili fatti in quello stato DA PARTE DI AZIENDE  CON PROPRIETA'CONDUCIBILI A CITTADINI ITALIANI.

Riguardo al nostro debito pubblico, non so realmente come potrebbe essere colmato da qualsiasi riforma strutturale (che notoriamente sta uccidendo Portogallo Grecia e qualsiasi Nazione che abbia deciso di applicare questa formula suicida) ma ad un certo punto bisognerà giungere ad una sua ristrutturazione oppure si vendano i 400 miliardi di oro che come nazione possediamo e si LIQUIDINO i titoli di stato a maggiore rendimento.

La crescita potrà avvenire solo quando si detasserà il lavoro, A QUESTO E SOLO A QUESTO DOVREBBERO SERVIRE I RISPARMI, PERCHE' E' SOLO IN QUESTO MODO CHE LE AZIENDE POTRANNO TORNARE SUL MERCATO E DARE STIPENDI MENO MISERI DI QUELLI DI CUI GODONO IMPIEGATI ED OPERAI GRAZIE ALL'ENORME BOCCA DIVCORATRICE DI UNO STATO CANNIBALE.

Non ho parlato di crescita, cosa di cui si riempiono la bocca tutti i ministri di questo governo, sulla nuvoletta rosa fatta di 15.000 Euro mensili più rimborsi e privilegi l'Italia che arranca è un incubo lontano; è esattamento per questo motivo che il rischio default è tutt'altro che remoto.

COME LUIGI XVI E MARIA ANTONIETTA NELLA REGGIA DEI PRIVILEGI


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